Il corso a weekend di meditazione ha come scopo la liberazione
dell'uomo attraverso una vera e propria guarigione psicologica e
spirituale. Gli insegnamenti derivano dalle tradizioni spirituali
taoiste e cristiane. Tali tradizioni non sono un accumulo di nozioni
teoriche, ma la trasmissione diretta di un'esperienza vivente e
trasformante. E' oramai chiaro che la teoria senza un'esperienza
vissuta di ciò che viene detto è assolutamente inutile, così come
un'esperienza casuale senza una solida comprensione teorica può essere
pericolosa.
Le tradizioni spirituali sono l'unica fonte certa che teoria ed
esperienza concreta possano fondersi, in quanto tutti gli insegnamenti
sono stati verificati nel corso dei secoli dai più esperti ricercatori
spirituali ed adattati ai cambiamenti culturali della società nel corso
del tempo. La tradizione cristiana, almeno quella occidentale, nel
corso dei secoli, ha perso gran parte dell'esperienza diretta di Dio in
favore di una mera comprensione razionale. Solo poche tradizioni
monastiche hanno mantenuto l'esperienza diretta di se stessi e di Dio
come pratica spirituale. Fra queste la tradizione cistercense a cui si
rifanno gli insegnamenti del corso. Tali insegnamenti vengono esposti
ad un grande pubblico per esplicita richiesta del Papa Paolo VI, che in
seguito alla nuova consapevolezza dichiarata dal Concilio Vaticano II,
chiese espressamente ai monaci cistercensi di ritrovare la tradizione
contemplativa cristiana e insegnarla a tutti.
Il taoismo ha invece mantenuto l'esperienza diretta della realtà in
concomitanza con la comprensione funzionale di ciò che siamo e ciò che
possiamo diventare, poichè la realtà è in continua trasformazione e
l'umanità è parte di questa realtà che si trasforma. La redenzione
nella tradizione cristiana non è altro che trasformazione.
Trasformando, cioè, i propri potenziali in azioni concrete abbiamo la
possibilità di diventare noi stessi e manifestarci nel mondo.
Ogni pratica ha una sua funzionalità, cioè crea un lavoro interiore ben
preciso. Avere una precisa consapevolezza di ciò che avviene è
essenziale per comprendere pienamente l'esperienza diretta e ampliare
la coscienza, attraverso l'essere veramente presenti a ciò che avviene
internamente. La straordinaria capacità di sintesi dei taoisti è di
grande aiuto per comprendere le dinamiche interne. La tradizione
spirituale cristiana è invece essenziale per capire chi siamo in
realtà, perchè per usare le parole di C.G.Jung: 'ogni persona
occidentale è cristiana nella propria psiche'. Il cristianesimo di cui
si parla non riguarda le proprie credenze religiose, ma l'appartenenza
psichica ad una certa cultura e tradizione. E' innegabile che la
tradizione inserita nella psiche e nell'inconscio dell'uomo occidentale
sia cristiana. Andare a ritrovare ad un livello più profondo tale
tradizione al proprio interno non serve per diventare seguaci e fedeli
cristiani, ma per interagire concretamente con ciò di cui siamo
costituiti, al fine di diventare noi stessi. Solo dopo possiamo
scegliere dove dirigere la propria vita e il proprio sviluppo
spirituale. Non prendere in considerazione la propria origine cristiana
vorrebbe dire non prendere in considerazione una parte consistente
della propria psiche creando contrasti interiori. Solo quando quella
parte è completamente liberata, la persona può liberamente sciegliere a
quale religione aderire o perfino essere libera di non aderire a
nessuna di esse. In quest'ottica, sempre C.G.Jung, alla fine della sua
carriera disse: 'tutti i pazienti malati nella propria psiche che ho
avuto si sono ammalati perchè avevano perso il proprio senso della
religiosità; sono guariti solo quelli che hanno trovato un nuovo senso
della religiosità, ad un livello più elevato e corrispondente alle loro
necessità'. Prendere in esame la propria tradizione cristiana è
essenziale per liberare un senso della religione frustrante e non più
attuale, così da ricostruirlo ad un più elevato livello, appropriato
per la coscienza e conoscenza dei tempi moderni.
In quest'ottica la sintesi funzionale sull'uso della mente e sulle
dinamiche evolutive dell'essere umano, così come offerta dalla
tradizione taoista, è ciò che permette il salto di qualità nella
comprensione della tradizione cristiana occidentale.
Il fine del corso è quello di accrescere la percezione di ciò che
esiste. La realtà più profonda è ciò che viene chiamato Dio nella
tradizione cristiana e ciò che i taoisti chiamano Realtà Originaria.
Più l'uomo riacquista la sensazione di essere uno con la propria
origine, Dio, più serenità e appagamanto si trova a vivere in ogni
esperienza della propria vita; questa è la felicità che da sempre ogni
essere umano di ogni tempo ha ricercato. Arrivare alla percezione
profonda di chi siamo può avvenire soltanto dopo aver liberato tutti i
traumi e le memorie ripetitive e distruttive ereditate dai nostri
predecessori e memorizzate in età infantile e pre-razionale. Tali
memorie emotive di compensazione verso l'esterno sono l'ostacolo alla
conoscenza del vero Sè della persona e di conseguenza della propria
origine.
Tali memorie derivano dall'errata sensazione di essere disconnessi da
Dio, di non essere degni per Dio, così che incosciamente si forma il
contrario, cioè di essere gli eletti ed i preferiti da Dio. Questa
dualità contrastante all'interno dell'essere umano crea illusioni
opposte di non essere mai abbastanza da compensare con il pretendere
tutto per se stessi. Questo crea agitazione interiore e necessità di
ottenere a discapito degli altri, portando a guerre e distruzione. Al
contrario, più aumenta la relazione con Dio come esperienza concreta,
più svanisce sia la sensazione di essere indegni sia quella di essere
favoriti, rimane solo l'appagamento della spontaneità dell'essere, vero
in ciò che esiste. La pace interiore acquisita diventa così pace nel
mondo.
Il corso si divide, quindi, in una prima parte in cui si impara come
oggettivamente riconoscere le emozioni distruttive che ci influenzano,
fino a liberare traumi memorizzati nell'infanzia e perfino durante la
gestazione. Più questi traumi si liberano, più accresce la conoscenza
di se stessi e la relazione intima con Dio o Realtà Originaria.
Accrescere la relazione con Dio vuol dire aprire se stessi all'ascolto
della Divina Presenza. La capacità di aprire se stessi all'ascolto
oggettivo della realtà più profonda dell'essere umano è direttamente
proporzionale alla capacità di ascolto oggettivo sia dell'altro che di
se stessi. Solo liberando le necessità di ripetere gli stessi
comportamenti emotivi si può davvero conoscere quali siano le nostre
vere necessità e le necessità di chi incontriamo nella vita.
Attraverso la comprensione dell'uso della mente, delle dinamiche
dell'inconscio secondo quanto scoperto da Jung che si sovrappone e
completa con quanto sviluppato nei secoli dalle tradizioni spirituali
cristiana e taoista, si impara a liberare se stessi e riconoscere chi
siamo. I taoisti chiamano questo processo 'Guarigione Spirituale',
mentre il più eminete eremita cristiano, l'abate cistercense T.Keating,
la definisce 'La Terapia del Divino'.
Il programma di base è costituito da tre weekend introduttivi per
neofiti. L'anno successivo la persona avrà le basi per essere inserita
nei corsi monografici di sei weekend l'anno che riguardano
l'approfondimento della pratica della contemplazione. Tale
approfondimento è un lavoro che dura una vita intera. Gli argomenti
monografici dei prossimi quattro anni successivi già definiti sono:
"Comparazione fra S.Teresa D'avila e C.G.Jung nella dimensione
contemplativa del Vangelo"; "La pratica del sogno lucido come forma
contemplativa secondo la tradizione toaista e cristiana"; "La
contemplazione cristiana nel Vangelo seocndo Giovanni" e "Gli
insegnamenti contemplativi di S.Giovanni della Croce". Ognuno
svilupperà diversi aspetti della contemplazione ed esperienza
spirituale.
Il corso si completa con un ritiro annuale di cinque giorni in un
monastero in toscana e con un eventuale weekend sempre a Lucca, col
fine di approfondire e completare gli insegnamenti.
Si usa la forza della propria mente per andare a trovare dei blocchi
nel corpo fisico e scioglierli definitivamente. Ciò avviene prima nel
corpo fisico, poi dopo circa un anno di pratica anche nel corpo
energetico. I blocchi da andare a ricercare sono tutte le tensioni
fisiche (per esempio aggrottare la zona in mezzo alle sopracciglia),
rigidità, qualsiasi cosa strana che percepiamo nel nostro corspo fisico
senza però essere in grado di definirla propriamente, oppure
contrazioni di ogni genere. Un dolore fisico è causato da un insieme di
tensioni e/o rigidità e sensazioni di vago malessere e contrazioni.
Questo processo si comincia dall'alto, dall'apice della testa e si
scende giù verso il corpo includendo anche le braccia, per arrivare
fino ai piedi. Si va a fare un inventario di tutti i blocchi che
riusciamo a trovare nel momento presente, senza dare assolutamente
nessun giudizio. Non ci dobbiamo quindi abbattere se troviamo tanti
blocchi o esserne felici, ma semplicemente prendere atto della
condizione oggettiva.
Questo è il primo passo e il più importante. E' la chiave per innescare
la comunicazione e quindi la trasformazione all'interno della persona.
Si inizia a stimolare la nostra capacità di sentire, anziché pensare
con la parte razionale di noi stessi. Impariamo a sentire la nostra
parte interiore tramite il legante della vita che è l'amore, così da
amare ogni cosa, incluso e a partire da noi stessi! Non si può pensare
di modificare e migliorare noi stessi senza prendere consapevolezza di
come siamo costituiti, ma allo stesso tempo non possiamo cambiare noi
stessi se non creiamo nei nostri confronti un atteggiamento di amore ed
accettazione incondizionata. Questo amore è ciò che i cinesi chiamano
il Qi, l'elemento insostituibile per ogni sana trasformazione. Imparare
ad amare se stessi in maniera oggettiva è l'opposto di creare una
realtà egocentrica, oppure odiare se stessi riempiendosi di conflitti
interiori. Senza la capacità di sentire in questi termini non esiste
nessuna pratica taoista, che altrimenti rimane solo un'illusione e un
concetto mentale.
Con il sorriso interiore si impara, inoltre, a connettere l'energia
virtuosa dei singoli organi con la corrispettiva energia universale.
Ciò porterà ad aumentare la nostra forza creativa, che sarà veicolata
nel darci salute, felicità e sviluppo spirituale. In altre parole,
questa pratica consiste esclusivamente nel trasformare lo stress in
vitalità e forza, in quanto, tutta l'energia bloccata e sprecata dallo
stress, derivato dal vivere moderno, viene trasformato in forza utile
alla persona per aumentare il proprio benessere. Questo, inizialmente,
viene fatto mediante un esercizio specifico, ma poi diverrà parte
integrante di ogni pratica ma soprattutto della vita, innescandosi
spontaneamente ogni volta che le esigenze lo richiederanno.
E' la tecnica base del taoismo e verrà usata in molte circostanze, dal
livello iniziale fino a quello più avanzato. Cambierà solo l'intensità
e la qualità con cui il praticante più esperto può esprimerli. Questi
suoni si impiegano per il rilassamento o il ripristino curativo
dell'equilibrio energetico di ogni organo, rinforzando o indebolendo, a
seconda delle necessità. Si usano inoltre nei livelli più avanzati di
Fusione dei cinque elementi e in un'infinità di altri esercizi
complementari. Tramite suoni appropriati si interviene sui flussi
energetici e sulla loro frequenza, così da regolare gli organi in una
maniera molto più potente e raffinata. E' quindi il primo metodo per
rinvigorire le nostre potenzialità. Inoltre, alterando la frequenza
energetica negli organi, interveniamo direttamente sulla funzionalità
emotiva di ciascuno, che, a sua volta, andrà a condizionare la maniera
in cui percepiamo la realtà e la sfera del sentimento.
Tecnicamente sono usati per connettersi al secondo cervello (Dantian
inferiore), estendere l'energia raffinata agli organi e connettere
quest'ultima alle stesse frequenze energetiche presenti nell'universo,
così da aumentarne ulteriormente i potenziali. Sono quindi il naturale
complemento ed ampliamento degli esercizi precedenti.
Ogni suono crea una particolare frequenza energetica, la stessa
presente nell'organo di competenza e la stessa presente nell'universo.
Il suono serve così a connettersi con il proprio potenziale presente
nell'organo, a ripristinarlo, raffinarlo e potenziarlo; inoltre si può
aumentare tale attività usando le energie simili presenti nell'universo
che ci circonda.
Il risultato è che l'aspetto fisico, emotivo e psicologico della
persona vengono migliorati e raffinati concretamente.
E', insieme ai Sei suoni, la base della meditazione taoista. Questa è
la prima pratica che ci mette direttamente in contatto con la propria
forza vitale e il suo procedere lungo i canali energetici del corpo. E'
la porta d'ingresso per stati meditativi più profondi. Senza questa
pratica è molto difficile scendere in profondità nella meditazione, ed
anche se lo facessimo, ci ritroveremmo squilibrati, in quanto questa
pratica regola ed equilibria le forze opposte yin-yang che ci
costituiscono. Attivare la circolazione lungo l'orbita microcosmica
garantisce una circolazione energetica interna equilibrata, così da
poterla espandere verso l'universo esterno.
L'orbita microcosmica percorre i due canali energetici straordinari
DuMai e RenMai, che vanno dal perineo all'apice della testa attraverso
la spina dorsale il primo, per poi ridiscendere dalla parte anteriore
del corpo il secondo. Questi due canali regolano tutto il sistema
energetico della persona. Attivarli vuol dire creare energia da poter
indirizzare ovunque ci sia un problema da ripristinare. In pratica è
una ulteriore raffinazione di quello che abbiamo lavorato fino ad ora
ed un ulteriore potenziamento nella capacità di indirizzare l'energia
stessa, così da garantire interventi mirati là dove ce ne sia bisogno.
Possiamo così dire che, ogni volta completato consapevolmente l'intero
percorso, la nostra vitalità aumenta. Questa vitalità ci darà piena
consapevolezza di noi stessi e maggiori possibilità di raggiungere i
nostri scopi nella vita.
Inserita in questo programma è anche l'esercizio dell'orbita
macrocosmica. Una volta regolato l'interno, compresi i tre Dantian,
questa pratica ci garantisce la possibilità di connetterci con le forze
della Terra e del Cielo. Ciò porta un ulteriore potenziamento della
persona. E' il primo passo per imparare a connetterci con le forze
esterne.
Così come per i suoni, tecniche sempre più evolute di circolazione
microcosmica verranno applicate a tutti i livelli della pratica,
compresi quelli più elevati.
Nell'intero panorama delle pratiche taoiste, la parte dedicata
all'attività sessuale ricopre un posto di rilievo. Questo perché
l'energia sessuale è l'energia potenziale più intensa che la persona ha
a disposizione, ma essendo sia potenziale che molto intensa, a seconda
di come viene usata, può diventare molto utile o molto dannosa. Risulta
così chiaro il perché i taoisti hanno da sempre dedicato a questo
argomento un posto di rilievo. Il tutto senza nessun moralismo o
preconcetto, ma come sempre per le pratiche taoiste, viene presa in
considerazione solo la realtà fisiologica della persona e la realtà di
questa in relazione all'ambiente esterno che la circonda.
In tutti i livelli avremo a che fare con questo tipo di energia, in
quanto è l'energia di base che ci costituisce. E' il nostro potenziale
da sviluppare e trasformare. Dobbiamo imparare a conservare,
trasformare e far circolare l'energia sessuale, così da nutrire e
curare il proprio corpo e le proprie emozioni, fino ad aumentare la
nostra capacità di amare e svilupparsi spiritualmente.
Ciò viene praticato sia a coppie che singolarmente. All'inizio la cosa
fondamentale è imparare a non disperdere l'energia sessuale: per gli
uomini ciò avviene attraverso l'eiaculazione, mentre per le donne
attraverso le mestruazioni. Così, per gli uomini non è importante
evitare il sesso o l'orgasmo, ma imparare a non eiaculare, mentre per
le donne non è necessario bloccare le mestruazioni, ma evitare che con
il sangue esca anche l'energia sessuale (jing). Una volta imparato
questo, tale potenziale va rinvigorito e poi, per chi ha un partner,
esistono tutta una serie di esercizi per trasformare e lavorare tale
energia a coppia durante l'atto sessuale. Tramite queste pratiche si
aumenta l'intensità dell'atto sessuale, così da avere a disposizione
sempre maggior energia da poter lavorare. E' però di fondamentale
importanza far notare da subito che queste pratiche devono essere
lavorate esclusivamente con il proprio partner, in quanto, perché
funzionino, bisogna che siano trasformate e raffinate dalla forza
dell'amore. Se ciò non avviene potrebbero diventare perfino molto
dannose per la stabilità psicofisica della persona, così da far perdere
ancora più energia anziché acquistarne!
Nei livelli più avanzati, invece, si crea l'unione delle due forze
opposte, yin e yang, all'interno della singola persona oppure nella
coppia, ma solo a livello energetico. Più precisamente, mettiamo in
comunicazione i corpi energetici per poi scambiarsi l'energia. Ciò
dimostrerà che è molto più intensa e appagante la pratica energetica di
quella fisica, ma, ripeto, solo quando il livello di pratica della
persona raggiunge un determinato sviluppo, prima sarebbe solo un'idea o
un'illusione mentale. Inoltre, si può scegliere di praticare entrambe
le soluzioni, sia quella fisica che quella esclusivamente energetica.
L'unione e la trasformazione alchemica delle due forze opposte che
costituiscono la persona è, infatti, il fine di ogni pratica
spirituale. L'energia sessuale è proprio l'energia più grezza che la
persona si trova ad avere. Imparare come gestirla, così da farla
diventare una realtà completamente utile, anziché esserne schiavi e
sprecarla, è un bisogno per chiunque in questo mondo.
Queste tecniche sono fondamentali sia per chi sceglie una vita di
coppia, sia per chi sceglie una vita di celibato, in quanto, qualunque
vita si intenda condurre, tutti hanno del potenziale sotto forma di
energia sessuale all'interno. Imparare a gestirlo diventa pratica
virtuosa e molto utile, mentre sprecarlo o inibirlo è un peccato, con
il rischio che tale intenso potenziale faccia deviare gli impulsi della
persona dando vita alla pornografia, pedofilia, maniaci sessuali ecc. E
questo, come purtroppo vediamo, è un rischio per tutti!
Ultimo punto degno di nota è per le coppie. Lavorare queste energie a
coppia garantisce di aumentare l'intensità del rapporto a tutti i
livelli. L'unione della coppia non sarà mai in discussione, in quanto
insieme si impara a gestire i potenziali di entrambi, a lavorarli e a
raffinarli, così da indirizzare la propria vita dalla stessa parte.
Questo porterà appagamento a tutti i livelli, così da aumentare l'amore
all'interno della coppia. Ciò garantisce di non aver bisogno di andare
a colmare le proprie esigenze altrove, in quanto aumentando l'amore e
proiettando le proprie energie e i propri fini dalla stessa parte, si
crea una realtà completa che non ha bisogno di altro! Personalmente
credo che questo sia un'esigenza fondamentale per la società moderna,
una possibilità di sviluppo difficilmente sostituibile.
Studiando l'Yijing, si scopre che una delle otto leggi che regola le
dinamiche energetiche è quella di finire ciò che è stato iniziato.
Finire qualcosa è molto importante perché, ogni volta che iniziamo
qualcosa inneschiamo un ciclo energetico che tende ad arrivare a
conclusione; se tale ciclo non viene completato, l'energia investita
non verrà liberata per altre funzioni. Così, ogni situazione non
completata del passato costituisce un ciclo che trattiene un'enorme
quantità di energia; energia che poi non avremo a disposizione per far
cose più costruttive per la nostra vita. Con questo si capiscono anche
molte delle debolezze croniche. Si sconsiglia, perciò, a chiunque non
intenda liberarsi dai fardelli del passato, di non praticare nessuna
forma di questo sistema, in quanto risulterebbe inutile!
Le tecniche di Fusione dei cinque elementi sono disegnate proprio per
concludere tutti i cicli non risolti, così da avere un'enorme quantità
di energia a disposizione.
Impariamo a poter usufruire della forza dei Bagua, i trigrammi con cui
i taoisti riescono a spiegare tutte le dinamiche dell'universo e che
oggi sono usati da molti scienziati per studi, tra cui quelli su il DNA
e le cellule staminali. Tramite questi elementi (trigrammi), ci si
connette con le otto forze della natura, così da entrare nel profondo
del nostro passato e trasformare in positivo ciò che di negativo
portiamo con noi, per avere a disposizione sempre più energia per
migliorare noi stessi. I sentimenti negativi che ci portiamo dietro,
infatti, derivano sempre da realtà o cicli del nostro passato non
portati a termine.
All'interno di noi stessi esiste tutto il nostro passato, come quello
dei nostri antenati. Così, come abbiamo ereditato caratteristiche
positive, abbiamo ereditato anche meccanismi distruttivi. Tutto ciò
rimane in memoria nei nostri organi, bloccando parte della nostra
energia, che potremmo utilizzare nuovamente solo quando queste
esperienze verranno eliminate dalla memoria della persona. In altri
termini è, più o meno, ciò che in psicologia viene definito nevrosi e
ciò che i buddisti chiamano karma. Gli esercizi della Fusione I sono
disegnati proprio per andare, in maniera specifica e dettagliata, a
trovare ognuno di questi meccanismi che ci bloccano e ci impediscono di
manifestare il nostro naturale essere. Il procedimento è esattamente
come quello che si usa per ripulire il computer dai virus: si entra in
ogni file che abbiamo in memoria nei vari organi, si individua tutto
ciò che non va e lo si cancella, liberando l'energia che tale
esperienza teneva bloccata per poter essere tenuta in memoria.
Data la complessità della vita e l'enorme bagaglio di esperienze
vissute direttamente o ereditate dai nostri antenati, questa parte di
tecniche necessiterà di essere praticata per il resto della nostra
vita. Avremo sempre qualche memoria da cancellare!
Non appena abbiamo questa enorme quantità di energia a disposizione si
inizia con il processo alchemico vero e proprio, inizio di un percorso
di trasformazione di sé, che non avrà mai termine. Si uniranno tutte le
forze all'interno per poi cristallizzarle in una perla. Questa perla è
il seme di ciò che diverrà l'embrione immortale, o quello che altre
culture chiamano il Cristo o il Buddha all'interno di noi stessi. In
altre parole la luce eterna che è all'interno di ognuno di noi e che
illumina il nostro cammino a patto che ci possiamo entrare direttamente
in contatto, senza essere filtrati da emozioni negative.
Questo livello di pratica è, secondo me e secondo gran parte dei
maestri taoisti che ho incontrato, il punto di svolta sia nella pratica
che nella vita. Tutto il procedimento taoista consiste nel prendere
energie e raffinarle sempre più; per farlo dobbiamo logicamente avere
energie a disposizione. E' così intenzione del praticante taoista di
usare sempre il minimo possibile di energie per svolgere le normali
funzioni che la vita richiede e di investire tutto il resto nella
pratica. Gli esercizi di base sono, così, utili per potenziare la
struttura, mentre le Fusioni per raffinare le energie e l'alchimia del
terzo livello, per produrre quelle qualità raffinate che sono il fine
della pratica. Se però abbiamo tante memorie nei nostri organi che
bloccano grandi quantità di energia da farci sentire sempre stanchi e
spossati, caricarci con gli esercizi del primo livello non sarà
sufficiente, in quanto tale nuova energia verrà risucchiata da tutte le
memorie distruttive. Ci sentiremo, quindi, più forti dopo la pratica,
ma tale forza durerà poco. La pratica del qi gong sarà solo una
momentanea boccata di ossigeno. Se, invece, sblocchiamo gli organi
potremo investire tutta l'energia che otteniamo per andare avanti nel
livello di pratica ed elevare il livello di coscienza, così che la
pratica e la vita reale vengano beneficiate direttamente e
concretamente.
Nel secondo livello si impara ad aumentare ulteriormente il potenziale
dei cinque organi, oramai liberi da energie negative. Infatti, una
volta liberati, all'interno di questi, si formerà ulteriore energia
sotto forma di qualità raffinate come gentilezza, rispetto, onestà,
giustizia, amore... Questo porta un aumento elevatissimo della capacità
di amare e, soprattutto, ad avere oggettiva compassione e carità per
tutto ciò che ci circonda, evitando, così, di rimanere incatenati a
ricatti emotivi, derivanti da sensi di colpa o di inferiorità e a paure
latenti. Da questo livello in poi abbiamo un reale sviluppo della
persona, una vera e propria elevazione del livello di coscienza. Si
passerà ad una percezione della realtà che non divide, creando dualità,
contrasti e guerre. Si passerà da un livello infantile, in cui ci si
manifesta tramite il volere tutto per , ad uno in cui si arricchisce se
stessi facendo bene agli altri, fino a percepire l'umanità intera e
l'universo intero come una singola cosa. Questa elevazione della
coscienza non è però una imposizione morale o intellettiva, ma una
reale maturazione dell'essere nella sua interezza.
In quest'ultimo livello, oltre a raffinare ulteriormente le emozioni,
liberando i canali straordinari, creiamo una barriera psichica con
l'esterno. Tutti quei casi, infatti, di sensibilità estrema verso
persone o posti, difficoltà nel proteggere beni personali, essere
facilmente sopraffatti da persone con forte personalità o andare dietro
a situazioni senza volerlo realmente, sono indice di energia non
completamente raffinata o comunque sempre bloccata in qualche specifico
punto, soprattutto dell'Orbita Microcosmica. Raffinarsi ulteriormente a
questo livello, vuol proprio dire venir meno a tutte le sopradette
condizioni; con ciò, però, assolutamente non si intende diventare
prepotenti, così da sopraffare gli altri, ma semplicemente maturare ed
ottenere la padronanza di se stessi.
Per sintetizzare, tramite il modellamento e il potenziamento della
struttura più profonda della persona, che sono i canali straordinari,
si vanno ad eliminare emozioni radicate ancora più in profondità e si
va a creare una struttura energetica che ci permette di gestire
volontariamente le nostre relazioni con l'esterno, senza esserne
sopraffatti.
Le pratiche delle Fusioni sono un dono inestimabile da parte dei
maestri taoisti. Esse sono il passaggio inevitabile da una vita di
fatiche emotive, dove un'enorme quantità della nostra energia è
bloccata in esperienze del passato, ad una vita di libertà e
spontaneità. Riuscire in tempi brevi a trasformare le emozioni
negative, il grezzo che ci costituisce, in virtù di gioia è cosa
preziosa e inevitabile per vivere pienamente.
La prima formula insegna la Fusione dell'acqua e del fuoco primordiale,
cioè delle più profonde essenze maschili e femminili che ci compongono.
E' un'unione sessuale a livello esclusivamente spirituale, in quanto è
l'unione dei potenziali di energia sessuale raffinati nei precedenti
livelli. Nella seconda, invece, si impara ad unire tutto ciò che
abbiamo lavorato con le forze esterne di Cielo e Terra ed infine, nella
terza, si potrà unire tutto ciò con le forze dei pianeti.
In pratica, il lavoro in tutti e tre i livelli, è sempre il solito. Si
inizia regolando e ripulendo la propria realtà energetica, si va avanti
aumentando la propria forza e poi si attinge dall'esterno per
aumentarla ulteriormente. Il programma è diviso in tre livelli perché
ogni volta, nonostante il principio sia lo stesso, si deve avere a
disposizione energie sempre più raffinate per poter completare il
lavoro.
Il segreto di questa formula si trova nello spiegare come capovolgere
il normale funzionamento dei potenziali yin e yang della persona.
Questo permette una più sottile raffinazione dell'energia sessuale,
così da nutrire il cervello ed aumentare la consapevolezza e saggezza,
nonché la capacità di amare.
Per entrare nel dettaglio della formula, raggiungiamo un ulteriore
aumento e raffinazione delle energie contenute nel Dantian inferiore e
medio; possiamo quindi dire che si aumenta e si raffina la nostra
potenza e il nostro amore. Una volta fatto, si dà vita a quello che è
un segreto che per molti secoli è stato tenuto nascosto e che anche ai
giorni nostri, solo in questo sistema viene spiegato nel dettaglio: a
questo punto siamo, infatti, pronti ad invertire le normali polarità di
acqua e fuoco. A cose normali, l'acqua è yin e tende a stare in basso,
mentre il fuoco è yang e tende a stare in alto, ma se rimanessero così
non avverrebbe più nessuna trasformazione alchemica e quindi nessun
ulteriore sviluppo spirituale. La formula insegna proprio come
ribaltare concretamente l'acqua e il fuoco, lo yin e lo yang della
persona, così che il fuoco da sotto faccia evaporare l'acqua. Questa
evaporazione alimenta l'embrione immortale all'interno di noi stessi,
embrione che al momento della morte rimarrà per vivere in altre
dimensioni.
La precedente trasformazione alchemica aveva luogo nel Dantian
inferiore, in quanto lavorava con energie proprie della persona.
Questa, invece, ha luogo nel plesso solare, che è visto come un
estensione del Dantian inferiore, dovuto alla concreta crescita
dell'embrione immortale. Qui, la trasformazione alchemica è più potente
della precedente, perché, oltre a lavorare con le energie proprie,
usiamo anche le energie di Cielo e Terra. In particolare, prendiamo le
energie di sole e luna, così come quelle della Terra. Grazie a questa
formula si diventa abili a prendere le energie più raffinate di questi
elementi, per poter continuare la nostra trasformazione alchemica ad un
livello di intensità superiore.
Questa formula permette la trasformazione alchemica nel cuore e ciò è
possibile perché l'embrione interno è cresciuto dall'ombellico al
plesso solare, fino a raggiungere il cuore. Qui, oltre che usare le
energie raffinate proprie, più quelle di sole e luna, usiamo anche
quelle dei pianeti e più precisamente la forza della loro orbita, la
forza derivante dal percorso che questi seguono.
A questo punto il praticante è così raffinato da non essere più
soggetto ai condizionamenti del proprio destino, è esclusivamente una
realtà che si muove in questa realtà spazio-temporale, ma che ha anche
creato le condizioni per vivere in altre dimensioni, una volta
terminato il suo tempo su questa terra.
Tutti possono arrivare a questo livello, se solo si applicano con
costanza e volontà. Se tutte le pratiche precedenti sono state fatte,
anche questa formula sembrerà facile da sviluppare.
Questo livello è nuovamente costituito di una sola pratica molto
elevata. Adesso possiamo trasformare tutta la propria energia in
eccesso, quella cioè che non ci serve strettamente per la sopravvivenza
fisica, in energia spirituale: più precisamente, nutriamo la propria
anima. Per far ciò, dobbiamo sigillare i cinque sensi. Ciò vuol dire
chiudere gli orifizi per evitare di perdere energia. Lo facciamo in una
maniera molto precisa, così da poter avere a disposizione il massimo
quantitativo possibile di energia. Infatti, nella vita comune, molto
facilmente si disperde energia degli organi attraverso gli orifizi
collegati a questi. Così, useremo l'energia degli organi tramite gli
orifizi soltanto ogni qual volta ce ne sarà bisogno, mentre tutto il
resto del tempo la useremo per svilupparci internamente.
A questo punto impareremo concretamente cosa Lao-zi, nel Dao De Jing,
intendeva quando affermava che a un certo punto della pratica, anche la
musica più raffinata sarebbe stata "urla per le orecchie", o anche le
parole più sagge "inutile grida insensate". Come sempre la vita si
conosce vivendola, non seguendo dogmi o ragionamenti mentali.
In sintesi, la formula consiste nel bloccare la perdita di energia da
orecchie, occhi, naso, lingua e corpo; regolare il cuore così da avere
sotto controllo le sette emozioni di piacere, rabbia, odio, desideri,
vendette ecc.; riunire tutte le forze per alimentare la propria anima e
purificare il proprio spirito; fermare il proprio spirito dal vagare
senza meta, ma veicolarlo alla ricerca di informazioni utili al
completamento del nostro destino.
Come ogni altra attività taoista, si tratta di pratica e non di
interpretazione dei sogni. Secondo i taoisti, la teoria senza pratica è
inutile, così come la pratica senza teoria è pericolosa. Si interagisce
con i sogni in una maniera dinamica e non solo mediante concetti
razionali. Le pratiche dei sogni fanno parte dei metodi di raffinazione
dell'essere di ogni cultura. Nell'antica Grecia, era Esculapio il
caposcuola di tali pratiche: gli antichi drammi greci erano anticipati
proprio da una settimana di queste pratiche.
Molto famose erano anche le pratiche dei sogni di altri grandi
popolazioni come gli antichi Egizi, gli Indiani d'America e i buddisti
tibetani, ma anche tutte le tradizioni sciamaniche avevano al loro
interno queste pratiche. Durante il sonno, così come al momento della
morte, la coscienza si ritira dai sensi, così da farci perdere la
percezione dell'esterno e farci entrare nel mondo sottile dello
spirito. Queste pratiche, fondamentalmente, insegnano come mantenere
vigile la coscienza in questi momenti, così da non muoversi
passivamente, ma essere costantemente parte attiva del processo di
sviluppo ed elevazione spirituale. Sono pratiche fondamentali, perché
insegnano ad essere sempre padroni di noi stessi, a regolarci
costantemente e come veicolare noi stessi al di là delle realtà
sensoriali, tramite il costante mantenimento vigile della coscienza.
Questo è importante, perché al momento della morte, la nostra coscienza
continuerà il viaggio oltre i limiti imposti dalla materia percepita
tramite i cinque sensi. Sapere come gestire tali nuove realtà è
essenziale per portare al massimo il processo si evoluzione. Ma se,
addormentandoci, perdiamo il controllo di noi stessi, lo stesso avverrà
al momento della morte. Se, invece, impariamo ad avere sonni e sogni
lucidi, in cui siamo costantemente presenti, ciò sarà indice che, anche
al momento della morte, saremo in grado di fare lo stesso.
Questa pratica può essere lavorata a diversi livelli a seconda di chi
la esegue. La si può quindi inserire in pratiche per principianti, così
come in quelle più avanzate. Inizialmente è un ulteriore raffinamento
delle emozioni e, contemporaneamente, si impara a mantenere viva la
consapevolezza anche durante il sonno. Questo serve, sia ad aumentare
la capacità di percezione della realtà in senso generale, sia a poter
influire coscientemente e direttamente anche su quelle parti della
nostra esistenza su cui di regola non possiamo influire, ma che
maggiormente si manifestano durante il sonno. Aumentando il livello di
consapevolezza aumenterà anche la capacità di modificare le parti più
incontrollabili della nostra persona.
Anche se può essere praticata a tutti i livelli, per poter rimanere
lucidi nei sogni bisogna aver ripulito il corpo energetico dalle
emozioni, quindi essere almeno al livello delle prime due Fusioni. Se,
infatti, il corpo energetico è bloccato, nel momento in cui prendo
coscienza che sto dormendo e sto sognando, mi sveglierei
inevitabilmente. Questo avviene perché la mia coscienza andrebbe in
contatto con quelle energie grezze delle emozioni negative presenti nel
corpo energetico e questo tipo di energia grossolana non mi permette di
seguire spontaneamente il flusso della coscienza lungo aspetti più
sottili. Questi aspetti sottili sono le realtà in cui la coscienza va a
vivere durante il sonno, ma se rimane attaccata a parti grossolane,
posso solo dormire inconsciamente oppure essere allontanato da tali
realtà sottili, svegliandomi.
Durante il sonno è solo il corpo fisico, cioè la parte materiale di noi
stessi, che dorme. L'aspetto energetico è sempre attivo. Fissare la
nostra coscienza non sull'aspetto materiale, ma su quello energetico ci
permette di essere sempre coscienti e quindi capaci di modificare le
nostre parti più sottili. Si arriverà così a percepire che è il nostro
corpo fisico che ha bisogno del riposo. Capire questo aumenta la
consapevolezza e ciò dà la possibilità di staccarsi oggettivamente
dalla materialità. La vera consapevolezza, infatti, porta a capire che
il corpo è il mezzo da usare in questa vita per migliorarci, quindi da
usare a nostro vantaggio e non una realtà che ci renda schiavi.
Restando, invece, centrati sulle parti più sottili ci rendiamo conto
che niente di noi, a parte il corpo fisico, è soggetto alle leggi
materiali, così, molto facilmente, potremo esplorare realtà parallele
alla nostra, ma non visibili materialmente.
Una volta raggiunto un discreto livello di pratica in cui riusciamo a
rimanere lucidi in ciò che avviene mentre il corpo fisico dorme, la
pratica sarà costante, così potremo investire tutte le ore del sonno
nella pratica di elevazione della nostra coscienza. Potremo così
dormire senza la sensazione di perdere tempo!
Sogni, intuizioni ed emozioni sono tutte parti della solita realtà.
Considerare vero solo ciò che è materiale è semplicemente frammentare
la realtà stessa. I sogni sono una parte molto importante che aumenta
la consapevolezza in maniera significativa.
Il sé interiore è la parte originaria del nostro essere, quella che
viene da Dio e che non è soggetta alla dualità della vita e della
morte. A seconda delle culture prende nomi diversi, ma per tutti è
quella parte celeste che si incarna in questa realtà materiale per
compiere delle opere, attraverso le quali completerà la propria
missione, così da guadagnare la possibilità di liberarsi dalle leggi
della materia e tornare alla sua origine. E' detto anche maestro
interiore, perché costituisce proprio quelle informazioni essenziali
per indirizzarci nella vita. Seguire il proprio sé garantisce di non
sprecare tempo e andare avanti nella vita, appagati, perché sicuri che
ciò che stiamo facendo è la cosa migliore per noi stessi. Spesso,
infatti, non siamo in contatto con questa guida essenziale alla nostra
esistenza, ma percepiamo le nostre esigenze a partire dalle esperienze
vissute che vanno a bloccarsi nei nostri organi interni. Esse ci danno
l'illusione di ciò che siamo e di ciò che dobbiamo fare, ma seguendole,
semplicemente seguiamo i fantasmi del nostro passato, così che non
potremmo mai essere completamente appagati di noi stessi e delle nostre
vite, spesso dando la colpa all'esterno, magari andando a compiere
"guerre giuste" o comunque seguendo obbiettivi che non sono indicati
per la migliore evoluzione di noi stessi.
Questa pratica è messa come complementare, ma in realtà è assolutamente
essenziale. Nel sistema di pratica taoista essa si inserisce alla fine
delle Fusioni e prima della trasformazione alchemica. Infatti, una
volta ripulito tutto il sistema, siamo in grado di vedere direttamente,
senza filtri, il nostro vero sé, così da poterlo poi alimentare nelle
pratiche alchemiche. In origine, l'individuazione del sé interiore
faceva parte proprio della fase iniziale della pratica alchemica, ma è
mio parere, come quello di altri istruttori e maestri, che tale pratica
debba svolgere un percorso parallelo, ma indipendente dalle pratiche
alchemiche vere e proprie e ciò per migliorarne e potenziarne
l'efficacia. Sono, infatti, state sviluppate tutta una serie di
metodiche, provenienti dai vari maestri taoisti che ho avuto e anche da
quelli buddisti e cristiani.
Il sistema taoista calcola matematicamente tutte le dinamiche
dell'universo tramite l'Yi Jing. Così, ogni affermazione che i taoisti
esprimono non è frutto di speculazioni filosofiche, bensì il risultato
a parole di calcoli matematici. Ogni tradizione ha un testo matematico
che serve come formula di base per le proprie teorie. La Bibbia scritta
in ebraico è un codice matematico. Così ogni tradizione ha un sistema
con una doppia valenza. La parte superficiale del testo serve come
spiegazione, mentre la sottostante parte esoterica è il codice di base
con cui la realtà si manifesta. In questa sessione impariamo entrambe
le realtà. Poter usare l'Yi jing come indicatore di tutti i nostri
potenziali e possibili sviluppi per capire come sfruttare al meglio le
proprie potenzialità. Da un punto di vista della salute, possiamo
conoscere la costituzione dei nostri cinque elementi e l'alternarsi
delle influenze di quelli dell'universo sulla propria vita. Questo
permette di indirizzare le pratiche e le eventuali cure nella maniera
più precisa possibile. Infatti, ogni cinque anni queste influenze
cambiano; a volte saranno benefiche, altre meno. Sapere come interagire
con tali forze è un vantaggio notevole, sia per la pratica che per il
mantenimento di una vita felice. Ciò può essere usato dal dottore che
pratica la medicina cinese, come da noi stessi, per riconoscere i cibi
che più ci aiutano, le pratiche che più ci giovano o i posti che sono a
noi più favorevoli.
Esiste, poi, una parte di pratiche meditative che aiutano a mettere i
potenziali della persona in risonanza con i potenziali contenuti
nell'Yi Jing, così da farci avere una reale consapevolezza dei veri
contenuti del testo, cioè di un codice con il quale comprendere
l'universo intero. Questa pratica influenzerà anche le pratiche
fondamentali delle Fusioni, le quali si avvalgono proprio del
potenziale dell'Yi Jing per essere attivate.
Questa è una pratica molto elevata, che si può eseguire con successo
soltanto quando riusciamo a praticare la terza Kan e Li senza alcun
problema. Allo stesso tempo però, diventare consapevoli della realtà
stellare, in particolare della stretta relazione tra le stelle e la
nostra possibilità di evoluzione, è una pratica utilissima per poter
svolgere con successo le pratiche avanzate. Secondo i principi taoisti,
estrapolati dallo studio matematico dell'Yi Jing, tutti gli elementi,
sia materiali che energetici, che compongono la persona, traggono la
loro origine dalle stelle. In particolare, è la posizione delle stelle
rispetto al luogo dove siamo nati che dà vita alle nostre potenzialità.
Con questa pratica lavoriamo con la luce delle stelle, per ripristinare
le nostre dinamiche energetiche più profonde. La prima fonte di lavoro
è la stella Polare, che permetterà di aprire il canale centrale in
maniera molto più raffinata. Questo permette un più veloce sviluppo
della ghiandola pineale, chiamata dai taoisti "stanza di cristallo",
per indicare la sua fondamentale importanza nel processo di evoluzione
personale. Sviluppare queste capacità aumenta i risultati ottenibili
nella pratica al buio, dove il fine è proprio quelle di potenziare più
possibile le funzionalità della ghiandola pineale. Le sette stelle del
Grande Carro sono l'origine dei propri cinque elementi. Imparare a
mettere in collegamento i propri cinque elementi con queste sette
stelle ci darà una maggiore raffinazione dei potenziali contenuti
appunto nei nostri cinque elementi. Infine, i taoisti ritengono che
l'origine dello spirito che alimenta la persona abbia origine nel
Cielo, esattamente come affermavano gli antichi Egizi, Platone, la
tradizione cristiana in occidente ed esattamente come gli Indiani
d'America, buddisti ecc. hanno sempre affermato lungo il corso della
storia. E' soltanto in seguito alle teorie meccanicistiche e
materialistiche di Darwin che, in occidente, abbiamo iniziato a pensare
alla terra come unica origine della vita. Il cielo è anche il posto di
ritorno del nostro spirito; con la pratica si migliora il collegamento
tra il nostro spirito e il luogo del suo ritorno, così da agevolarlo
nel momento della morte.