Gli insegnamenti della scuola consistono nelle pratiche originali
taoiste della Via Dell'Acqua, così come trasmesse dal Maestro taoista
B.K.Frantzis, riguardanti il Qigong, Neigong, il Tai Chi, il Bagua e la
meditazione. Inoltre, ulteriori completamenti, derivano dalla personale
esperienza con altri maestri taoisti, buddisti e cristiani.
A seconda delle esigenze personale è possibile che si inseriscano nel
programma alcuni esercizi dell'Universal Tao System, sistema regolato
dal Maestro taoista Mantak Chia, con l'aggiunta di insegnamenti dei due
suoi allievi principali, Juan Li e Michael Winn.
La scuola da cui il sistema del Maestro Mantak Chia trae origine del
Maestro Mantak Chia si chiama "Scuola pratica dell'Alchimia Interna". I
praticanti di questa tradizione, generalmente, imparavano le tecniche
di meditazione da diversi sistemi, che principalmente erano taoisti, ma
venivano anche influenzati da pratiche buddiste, induiste e di yoga
indiano. Il tutto veniva poi verificato con la costante pratica. Le
tecniche che risultavano più efficaci venivano poi inserite nei
principi derivanti dall'Yi jing, così che avessero la verifica del
codice matematico con cui i taoisti calcolano le realtà di tutto il
creato. In questo modo avevano selezionato le pratiche più raffinate da
sviluppare secondo una sequenza logica, calcolata matematicamente. Dal
sistema venivano, invece, esclusi tutti i rituali e le cerimonie, in
quanto considerate non sufficientemente valide per un concreto
miglioramento nella pratica quotidiana. Così, questi praticanti erano
soliti andare sulle montagne a praticare per circa dieci anni, per poi
tornare ad insegnare ai loro successori. In genere ogni maestro
insegnava a non più di tre allievi, in quanto, secondo la tradizione
taoista, ogni maestro è poi responsabile di ciò che l'allievo farà con
la pratica imparata. I maestri, quindi, per non rischiare, sceglievano
molto accuratamente solo i migliori studenti. Questo è anche ciò che ha
fatto Yi Eng (Yi Yun, nuvola bianca), che ha poi scelto come suo unico
successore il Maestro Mantak Chia appunto, senza bisogno di nessuna
iniziazione o celebrazione, ma semplicemente passandogli l'intero
sistema di pratica. Il Maestro Chia, invece, ha scelto di insegnare
tutto il suo sapere a chiunque ne fosse interessato. Questo era già
stato previsto dal Maestro Yi Eng, in quanto conscio che quella in cui
viviamo è un epoca in cui l'energia universale permette che anche gli
insegnamenti più segreti siano a disposizione di tutti. Così, lo scopo
del Maestro Chia è che la maggior parte dei suoi allievi, cioè più del
50%, usi tali pratiche per migliorare il mondo interno a loro stessi e
quello esterno in cui sono chiamati a vivere. Così facendo ha raggiunto
il suo scopo!
Il sistema consiste in tre livelli, ognuno dei quali è a sua volta
costituito di tre sottolivelli o formule, in totale abbiamo 9 diverse
formule. Oltre a questo, esistono altri argomenti monografici paralleli
a tali insegnamenti. Nel programma del primo livello troviamo: Sorriso
Interiore, Qi gong di consapevolezza, Sei suoni terapeutici, Orbita
Microcosmica, Connessione Universale, Amore curativo, esercizi della
Camicia di Ferro, Tao Yin, Dantian qigong, Taiji qigong, qigong
disintossicante e più specifiche tecniche di respirazione. Nel secondo
abbiamo la pratica della Fusione dei Cinque Elementi come formula di
base, suddivisa poi in tre sottolivelli, che permette di liberare le
dinamiche dei cinque organi e dei canali energetici straordinari. Il
terzo ed ultimo livello, invece, è quello in cui si crea un'alchimia
tra le forze primordiali che ci compongono, per poi mescolare tale
risultato con l'origine primordiale (Dio). Anch'esso è diviso in tre
sottolivelli. A questi vanno aggiunte le pratiche complementari come
quelle sull'individuazione del sé interiore, lo sviluppo della forza
dell'intenzione, dei sogni, dell'Yi Jing, del Feng shui, del massaggio
taoista addominale ecc.
I taoisti non si considerano maestri, ma istruttori. Essi,
esclusivamente, spiegano le dinamiche dell'Universo e come imparare
ad adattarvisi. Per far ciò hanno creato un metodo che, livello dopo
livello, prende in considerazione tutte le strutture che compongono
l'essere umano, così da coinvolgere l'intera persona nel processo di
integrazione con l'universo. Ciò avviene a tutti i livelli, da quello
fisico ed emotivo, fino a quello spirituale. Così risulta chiara
l'importanza di seguire il metodo poco alla volta, in base alle proprie
possibilità e necessità. E' sicuro, infatti, che se non completiamo un
livello inferiore falliremo sicuramente in quello superiore.
Il numero delle pratiche può sembrare infinito, in effetti sono tante,
ma ognuna va a sviluppare una caratteristica ben precisa che ci
compone. Sviluppare tutto il nostro essere vuol dire vivere più
intensamente, con più consapevolezza e quindi godersi realmente la vita
in base a come siamo costituiti. Si va quindi ad usare tutta la nostra
persona, i nostri potenziali, senza tralasciare parti che con il tempo
potrebbero farci percepire dei vuoti interiori. In questo il sistema
taoista si differenzia da tutti quei sistemi che propongono solo un
metodo come osservare il respiro, ripetere un mantra ecc. E' parere
taoista, infatti, che la persona sia costituita di tante diverse realtà
e che la vita consista proprio nel prendere in considerazione, e quindi
sviluppare, tutte queste caratteristiche, per poi fonderle in un'unica
essenza. Ogni aspetto è così un ingrediente essenziale di noi stessi.
Portare a completa maturazione ogni aspetto ci permette di avere tutto
ciò che serve al nostro processo di elevazione spirituale, esattamente
come è importante avere le dosi giuste di ogni ingrediente in una
ricetta. Il primo passo è avere tutti gli ingredienti, poi, però,
altrettanto importante, sarà che questi ci siano nelle quantità
necessarie!.
In media ci vuole da un anno a due per completare il primo livello, da
tre a cinque per il secondo e tutto il resto della vita per il terzo.
Il limite di quest'ultimo, infatti, consiste nel diventare un tutt'uno
con l'universo, così come lo erano Gesù o il Buddha, pratica che
prenderà tutto il resto della propria vita.
Il tempo medio da investire per la pratica è di mezz'ora o un'ora al
giorno. Fondamentale è la costanza! E' infatti molto più importante
fare solo dieci minuti al giorno, che quattro ore tutte insieme una
volta alla settimana. Il tutto naturalmente seguendo le esigenze che la
moderna vita ci impone. E' mia esperienza e di molte altre persone che,
all'inizio, trovare anche solamente venti minuti, sembra impresa
impossibile, ma poi, con il tempo, la pratica prende forma all'interno
di noi stessi e quindi va spontaneamente a sostituire cose della
propria vita che prima venivano considerate insostituibili, ma che dopo
risultano superflue o inutili. Il nostro essere impara spontaneamente a
selezionare ciò che è essenziale per la propria vita da ciò che non lo
è più. A quel punto ci troveremo con più tempo a disposizione per la
pratica di quanto potessimo preventivare all'inizio. Tutto avviene in
maniera naturale e spontanea, basta solo aver fiducia e sforzarsi
inizialmente di inserire la pratica nella nostra vita.
Nel livello iniziale ci sono tante pratiche diverse, che sono però
tutte tasselli di un unico insieme. Una volta creato l'insieme ci
saranno pratiche uniche contenenti l'intero programma. Così, all'inizio
si deve lavorare tanto per ottenere poco, mentre dopo basta poco per
ottenere tanto. Il ricordo energetico rimane nel corpo molto più a
lungo, così, una volta creata la dinamica energetica, ciò che abbiamo
ottenuto anche a livello fisico dura molto e basta pochissimo per
mantenerlo; è quindi molto diverso da ciò che avviene, ad esempio, per
mantenere il tono muscolare, che se non viene allenato costantemente
perde subito di tonicità. Il programma muscolare è, infatti, molto più
superficiale e quindi molto più velocemente modificabile, mentre quello
energetico è molto più profondo e di conseguenza più stabile.
Chi crea un'azienda dal nulla non deve forse fare la stessa strada? Con
queste pratiche stiamo creando una realtà all'interno di noi stessi
partendo dal nulla; ed è chiaro che, per costruire un lavoro
importante, si deve investire del tempo, ma la stessa cosa l'abbiamo
fatta andando a scuola per molti anni e solo dopo molto tempo e fatica
abbiamo completato il programma stabilito.
In sintesi il lavoro consiste nell'andare ad adattare la nostra realtà
fisica, emotiva e spirituale all'ambiente interno che ci compone e
all'ambiente esterno che ci circonda, così da sviluppare al massimo
tutti i nostri potenziali. A questo proposito Shakespeare disse: "Il
nostro corpo è il giardino nel quale le nostre volontà sono coltivate".
Ed è proprio così anche per i taoisti! Tramite il lavoro sulle realtà
fisiche ed energetiche che ci compongono si va a coltivare tutti i
nostri potenziali, per svilupparli il più possibile. Sviluppare ciò che
siamo e come siamo è l'unica garanzia di appagamento e quindi di
felicità. Per farlo, i taoisti propongono un metodo che prende in
considerazione tutti gli aspetti della persona umana. Questo è il vero
lavoro che rende liberi e in vera pace!